Measured length
0.0
XYZ picked point
[ 0 , 0 , 0 ]
PlanePositionFlip



Show planes Show edges

Portico dell'Archiginnasio
Galvani Archiginnasio


Ruolo urbano
Principali piazze cittadine e centro di scambio
Il portico rappresenta lo spazio di connessione tra la piazza e l’edificio pubblico, dove le attività commerciali e le botteghe ancora permangono nei locali al piano terra dei sontuosi palazzi che fanno da scenografia alle principali piazze cittadine.
Componente candidata
L’area selezionata insiste su piazza Galvani e sui portici che collegano quest’ultima con Piazza Maggiore, ovvero il portico del Pavaglione e il portico dei Banchi.


Produzione, merce, commercio e scambio da sempre si legano organicamente con la società, ma soprattutto con le strutture fisiche della città, con quelle politico-sociali e produttive e non ultime con la cultura e l’arte. La componente selezionata è tra piazza Galvani e piazza Maggiore e i prospicienti portici dei Banchi e Pavaglione, area caratterizzata fin dal medioevo da uno straordinario sistema mercantile urbano ancora oggi particolarmente vivace ed importante. Nonostante le profonde alterazioni e modificazioni urbanistico-edilizie del secolo successivo l’area non ha perso la sua vocazione originale di cuore commerciale di Bologna, ma ha anche sviluppato un forte interesse culturale, istituzionale e di servizio per la città. Le piazze Galvani e Maggiore si sviluppano longitudinalmente e sono fiancheggiate da un lato dai portici e dall’altro dalla monumentale chiesa di San Petronio. La piazza Galvani presenta al centro una statua di Luigi Galvani, scienziato bolognese al quale essa è dedicata. I portici su piazza Galvani e piazza Maggiore, per unità fisica e formale, vengo suddivisi in portico dei Banchi e del Pavaglione, ma dal punto di vista storico si potrebbero dividere in quattro parti: portico dei Banchi e della Vita (portico dei Banchi), e portico della Morte e dell’Archiginnasio (portico del Pavaglione). Il portico dei Banchi chiude la piazza Maggiore sul fronte occidentale. L’edificio si presenta maestoso nel prospetto con un primo livello definito da un ordine composito gigante, che comprende sia gli archi di portico, sia i grandi archi di attraversamento delle due strade minori; sopra, si elevano altri due piani, racchiusi da un ordine semplificato a fasce lapidee. L’immagine che trasmette questa facciata è quella di una trionfale scena teatrale con un forte richiamo all’architettura all’antica. Nel sottoportico, invece, si possono notare le volte costolonate tardogotiche, inglobate dagli esili pilastri quattrocenteschi all’interno dei massicci pilastri rettangolari. Il portico del Pavaglione invece è costituito da 41 arcate a tutto sesto, sorrette da colonne in arenaria con capitelli tuscanici. Da questo si ha anche accesso a via de' Foscherari, il cui inizio è voltato in continuità con il camminamento coperto. Il sottoportico è voltato a crociera, mentre il pavimento è in pietra rossa di Verona. Per tutta l’estensione del prospetto, sopra le arcate corre la fascia marcapiano e si trovano le aperture dei locali del piano nobile, di forma rettangolare e circondate da cornice. A coronare il prospetto, una serie di mensole che reggono la gronda in aggetto. I portici commerciali del Pavaglione e dei Banchi esprimono al meglio il periodo rinascimentale bolognese, dove i portici classicheggianti non sono utilizzati solo con finalità di rappresentanza ma accolgono dinamiche attività di scambio commerciale e culturale.