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Ruolo urbano
Strada trionfale di accesso alla città
Il ruolo svolto dalla componente è quello di via trionfale in quanto accesso privilegiato dai Papi in visita alla seconda città dello Stato Pontificio: portici erano elementi fondamentali nella pomposa scenografia che li accoglieva al loro ingresso.
Componente candidata
L’area selezionata comprende Strada Maggiore e i relativi portici prospicienti. Sulla antica via Emilia si ritrovano portici di tutte le epoche in un continuo variegato susseguirsi, a dimostrazione del fatto che anche in caso di sostituzione e ricostruzione di singoli edifici, l’elemento portico si ripropone continuamente con forme e materiale rinnovati.


Strada Maggiore si estende da Piazza di Porta Ravegnana, dove si trovano le 2 torri, fino alla Porta Maggiore, ora nota anche come Porta Mazzini. Si tratta dell’antico tracciato della via Emilia, strada consolare romana, che in corrispondenza della città di Bononia devia il suo corso per attestarsi sul decumano massimo pre esistente, oggi via Rizzoli – Ugo Bassi. La componente è un vero e proprio palinsesto, in quanto i portici che qui si trovano sono espressione di epoche e stili diversi. Dagli antichi portici lignei di origine medioevale fino ai rifacimenti in stile del ‘900, l’elemento portico è stato qui continuamente riproposto, innovato e variato, in forme originali che non trovano un equivalente in nessun altro luogo in città. I percorsi porticati, quello a sud praticamente senza soluzione di continuità, mentre in quello a nord si trovano anche lunghe cesure, sono disomogenei per dimensione degli archi, tipi di supporti verticali (colonne e pilastri), coperture, trattamenti superficiali, pavimentazioni, rapporto con la strada e presenza di attività. E nonostante tutte queste diversità, l’impressione è quella di un continuum, di una compattezza che in realtà è solo percepita. Attualmente Strada Maggiore è pavimentata con spesse lastre di basalto, dette appunto basoli. Il recente intervento di ripavimentazione ha consentito di recuperare i vecchi basoli (spesse lastre di basalto) tagliati a mano per un lungo tratto che da Piazza di Porta Ravegnana giunge fino alla Chiesa di Santa Caterina, nel tratto finale sono state invece posate nuove lastre lavorate a macchina.